Molte persone, soprattutto se genitori, si chiedono ancora oggi se il dente del giudizio sia da togliere o meno: in questo articolo il Dott. Di Caprio risponderà a questo insidioso dubbio e spiegherà come nello suo studio dentistico a Vairano Scalo viene affrontato il tema del dente del giudizio
L’eruzione degli elementi dentari si conclude con l’emersione dell’ultimo ottavo: per questo viene chiamato del giudizio, che tu abbia 17 anni o 42 e che tu abbia acquisito “giudizio” o meno!
Cos’è un dente del giudizio?
Il cosiddetto dente “del giudizio” è l’ottavo elemento dentale che emerge dalle gengive. Gli esseri umani hanno in totale un dente del giudizio per ogni semi-arcata e quindi 4 ottavi. Essendo gli ultimi elementi ad emergere viene loro riservato letteralmente lo spazio che trovano e questa condizione può spesso compromettere l’equilibrio e l’estetica di tutta la persona!
L’ottavo dente nonchè quarto molare è un’eredità dei nostri antenati che, dovendo masticare molta carne cruda, necessitavano di più denti per tritarla, specialmente durante l’età adulta. Sebbene l’evoluzione degli esseri umani abbia comportato una rivisitazione della dieta quotidiana e, di conseguenza, la massa muscolare della mandibola si sia addolcita, Madre Natura dev’essersi presa del tempo e non ha tralasciato la presenza di elementi dentari,gli ottavi o denti del giudizio, che non sono più così fondamentali.
Dente del giudizio a giudizio: va tolto o mantenuto?
La risposta del dottor Di caprio è : dipende. Solo con una visita eseguita da un professionista che ispezioni lo stato di salute del cavo orale sarà infatti possibile prendere una decisione su quanto Madre Natura ha deciso di lasciare al nostro arbitrio. Il Dente del giudizio di per sé non è un elemento dentario che, se sano e ben posizionato, va estratto, quanto meno perché richiede una seppur piccola operazione chirurgica una breve degenza e ovviamente, un costo.
Quando il dente del giudizio è da considerarsi condannato all’estrazione?
Abbiamo posto il quesito al dottor Di Caprio che risponde: “Se viene effettuata un’approfondita visita di controllo del cavo orale grazie alla quale risulta evidente che il dente del giudizio non emerge e non si posiziona in maniera armoniosa con gli altri elementi dentari e letteralmente li spinge, può compromettere l’allineamento degli altri elementi, impattando non solo a livello estetico ma anche gnatologico, ovvero causare malocclusioni e quindi fastidi o dolori a livello articolare e muscolare a carico della mandibola, delle tempie del collo e della schiena. Una reazione a catena per la quale, secondo la mia esperienza è opportuno da parte del professionista valutare l’estrazione del dente del giudizio.
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